Come si produce

Dare vita all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è un’Arte che i nostri maestri acetai padroneggiano da secoli.

Scopri l’antico procedimento che dà vita all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP: una storia di uve selezionate, invecchiate in una serie preziosa di botti di legno, sotto la sapiente cura delle famiglie produttrici modenesi.

L’Arte della produzione

La creazione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP comincia con la selezione meticolosa dell’uva, esclusivamente dalle varietà tipiche di Modena: Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni. Queste vengono pressate con delicatezza per ottenere un mosto che viene cotto lentamente. Inizia così la magia dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Una volta cotto, il mosto viene trasferito in una serie di piccole botti di legno, chiamate “batteria”, creata da una varietà di legni a seconda della tradizione familiare che va dal rovere al castagno, dal gelso al ginepro. Questi legni sono custodi di segreti antichi, conferendo all’aceto un insieme complesso e armonico di aromi.

L’Invecchiamento

Il cuore dell’aceto vive nel silenzio delle acetaie, dove il tempo diventa un alleato prezioso. Qui l’aceto matura, passando da una botte all’altra, in un processo che dura da un minimo di 12 anni a oltre 25 anni per l’Extra Vecchio. È un’attesa paziente, durante la quale l’aceto si evolve, acquisendo carattere, densità e sfumature che incantano il palato.

La Sapienza dei maestri acetai

Il vero artefice di questo processo è il maestro acetaio che, con esperienza e intuito, guida il passaggio del mosto attraverso le varie fasi, dosando i travasi e curando l’equilibrio del prodotto. La sua è una maestria che fonde scienza e sensibilità, un’eredità immateriale di inestimabile valore appresa in anni e anni di esperienza sul campo

L’esame finale

Prima di raggiungere la tua tavola, ogni lotto di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP viene sottoposto a un rigoroso esame di qualità. Una commissione di assaggiatori esperti valuta il prodotto, assicurandosi che rispetti gli elevati standard sensoriali richiesti dal disciplinare DOP, garantendo così un prodotto unico e inimitabile.

Un impegno per la qualità

Ogni bottiglia è il risultato di un impegno incondizionato per la qualità, un patto di fiducia con te che cerchi l’eccellenza in ciò che porti a tavola. L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è affidato a una bottiglietta esclusiva, progettata nel 1987 dal designer di automotive Giorgetto Giugiaro. Ogni bottiglia è sigillata e numerata, controllata dal Consorzio di Tutela che garantisce al prodotto l’autenticità e la qualità nel rispetto del rigido Disciplinare di Produzione. Assaporare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP significa intraprendere un viaggio sensoriale che risveglia ricordi, evoca emozioni e celebra momenti. È una goccia di questo nobile aceto a sublimare ogni piatto, ad elevare il piacere ad Arte.