Nel suggestivo scenario della Casa Museo Enzo Ferrari di Modena, venerdì 27 settembre si è svolta la prima edizione del Concorso “Batterie d’Eccellenza”, un tributo all’eccellenza e alla tradizione che rendono l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP un prodotto unico al mondo.
Un evento che ha unito due eccellenze modenesi riconosciute in tutto il mondo: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e il mito delle Rosse Ferrari, ambasciatori della qualità, della tradizione e dell’innovazione italiana.
L’iniziativa, organizzata dal Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena in collaborazione con la Consorteria di Spilamberto, il supporto di International Academy of Sensory Analysis e Good Senses, ha rappresentato una sfida di altissimo livello, con la partecipazione di produttori, esperti e appassionati, celebrando il valore delle batterie storiche, simbolo di una tradizione secolare.
I campioni hanno dovuto superare rigorosi test organolettici per poter partecipare, dimostrando come la qualità dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP sia frutto di perizia artigianale e storia tramandata.
Premiazione e riconoscimenti
Dopo un’accurata selezione da parte di una giuria di assaggiatori professionisti, tra cui chef, sommelier e membri della Consorteria, sono stati premiati 23 campioni di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP:
- 5 Medaglie di Platino con il punteggio più alto, assegnate a batterie di qualità straordinaria. Al vertice della classifica, con un punteggio perfetto di 100/100, l’Aceto Balsamico Tradizionale del Gran Maestro Maurizio Fini (San Geminiano). Seguono con due medaglie l’acetaia di Mirco Casari, Tenuta del Cigno di Massimo Malpighi e Roggiani e Spallanzani.
- 18 Medaglie d’Oro, a testimonianza del livello altissimo della competizione, assegnate a produttori come La Rugiada, Leonardo Giacobazzi, Acetaia di Giorgio, Fattorie Giacobazzi e molti altri.
Una degustazione esclusiva con Gambero Rosso
La premiazione è stata anticipata da una degustazione d’eccezione organizzata con il supporto di Gambero Rosso Academy e condotta dalla critica gastronomica Francesca Romana Barberini. Gli ospiti, guidati dal Vicepresidente del Consorzio Leonardo Giacobazzi e dal Gran Maestro Maurizio Fini, hanno potuto assaporare diverse espressioni dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP: dall’Affinato (invecchiato 12 anni), all’Extra Vecchio (oltre 25 anni), fino ai selezionatissimi monolegno invecchiati in botti di ginepro, ciliegio e rovere.
Lo chef Igles Corelli, presente all’evento, ha raccontato con passione il suo rapporto con l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, definendolo un prodotto iconico che esalta ogni preparazione grazie alla sua complessità e versatilità.
L’importanza della tradizione e delle batterie storiche
Durante la serata, il Presidente del Consorzio Enrico Corsini ha sottolineato il valore del concorso: “L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è il risultato di un processo unico al mondo, basato sulla cura delle batterie di botticelle in cui l’aceto matura e si affina nel tempo. Questo evento celebra non solo il prodotto, ma anche la passione, la dedizione e il saper fare dei nostri produttori”.